domenica 10 aprile 2011

Lombardia, terra di 'ndrangheta

Se fossimo in un Paese dove le cose vengono raccontate per quelle che sono, dire che al Nord le mafie esistono sarebbe una banalità. Eppure ancora oggi non tutti sembrano essere d'accordo, mentre qui in Lombardia pascolano quasi indisturbati omuncoli che ci ostiniamo a chiamare "uomini d'onore". Dagli anni '50-'60 fino ad oggi hanno fatto molta strada, passando dai sequestri di persona al traffico di droga, arrivando ad assumere ruoli  nell’imprenditoria nei settori dell'edilizia e del movimento terra: tanti affari e pochi ostacoli lungo il cammino.

"Milano è la vera capitale della 'ndrangheta",disse un po' di anni fa il magistrato Vincenzo Macrì. E se qualcuno dà la colpa ai "terroni" venuti dal Sud, è forse venuta l'ora di raccontare di una imprenditoria autoctona e “lombardissima” che scende a patti con le cosche per paura o, meglio, per puro interesse economico. Bisognerebbe anche raccontare della permeabilità della politica all'ombra del “milanesissimo” Pirellone, una politica che sembra troppo spesso inadeguata nello schierarsi decisamente contro le mafie, optando per la minimizzazione del problema.

E’ arrivato il momento per parlare di una criminalità organizzata che allunga i tentacoli sugli appalti Expo, o di una Sanità lombarda nelle mani poco raccomandabili di “amici” dei boss, o ancora di cene elettorali quantomeno inopportune. Infine dovremmo accorgerci che "la montagna di merda" è davvero a 100 passi da casa nostra e la geografia delle inchieste giudiziarie ridisegna le nostre città: Buccinasco, Bollate, Desio, Busto Arsizio, Pavia, Legnano, Cesano Boscone...

Questo è il momento di scegliere da che parte stare, senza tentennamenti. Dalla parte di chi rispetta le regole o dalla parte di chi le regole le distrugge. Scegliere la legalità costituzionale per scoprire la bellezza delle responsabilità, della solidarietà e dell'impegno civile, contro un'insopportabile indifferenza che dovremmo iniziare a chiamare con il giusto nome: collusione culturale.

Agostino Cullati - SU

Nessun commento:

Posta un commento

UniSì - Università a Sinistra: la rappresentanza degli Studenti dell'Università Statale di Milano

UniSì - Università a Sinistra a è una lista di rappresentanza composta da studenti che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per migliorare l’università. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare gli studenti negli organi dell’Ateneo, dando voce ai reclami e facendone valere i diritti, avvicinando così chi decide e insegna a chi studia in Statale. Vogliamo un Ateneo pensato principalmente per gli studenti. Pensiamo che l’università debba essere accessibile a tutti e avere come unico strumento di selezione la valutazione di meriti acquisiti all'interno del più ampio percorso formativo offerto dall'università.