sabato 30 aprile 2011

Lo sciopero del 6 maggio

Vi segnaliamo l'iniziativa del sindacato CGIL per il 6 maggio, uno sciopero generale che riguarderà anche il mondo dell'Università.

Comunicato della CGIL:
Il 6 maggio 2011, le lavoratrici e i lavoratori della conoscenza sciopereranno per l'intera giornata insieme a tutto il mondo del lavoro.
Ad oltre due anni dall'inizio della crisi l'Italia è oggi più povera, più povere sono le famiglie, più alta è la disoccupazione a cominciare da quella dei giovani e delle donne. Si è aggravata la condizione dei pensionati ed è aumentata la percezione di insicurezza tra le giovani generazioni.
In questo quadro, i lavoratori della conoscenza sono fra quelli più bistrattati. Una categoria letteralmente saccheggiata che ha dovuto spesso rispondere ad offese e accuse infondate da parte dello stesso premier.
Ma noi non ci rassegniamo! Il Paese ha bisogno di una svolta, la conoscenza è futuro e il 6 maggio fermeremo il ritorno al passato voluto da questo Governo.
Per questo la FLC CGIL ha chiamato tutte le lavoratrici e i lavoratori a ribellarsi ed è imponente lo sforzo organizzativo messo in campo per la riuscita di questo sciopero. Sono centinaia le assemblee territoriali, le tavole rotonde, i volantinaggi, le iniziative pubbliche su tutto il territorio. In lungo e in largo, spieghiamo le nostre ragioni, mortificate da una politica che divide il movimento sindacale, che non punta sul lavoro e lo sviluppo, che ritiene la cultura un inutile orpello.

LOMBARDIA
Da segnalare, tra le ultime iniziative programmate, l'assemblea sindacale regionale in orario di lavoro dalle ore 14 alle ore 18 che si terrà lunedì 2 maggio a Milano Piazza Città di Lombardia 1 nuova Sede della Regione "Palazzo Lombardia". Per saperne di più
A Milano sono 80 le assemblee sindacali programmate nelle diverse zone della provincia alle quali si aggiungono le assemblee sindacali in tutte le università e centri di ricerca. Tra le iniziative di mobilitazione svolte, da segnalare quella del 25 marzo 2011, con il presidio delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici (FLC e FP) presso la RAI di Corso Sempione a Milano. Ancora un presidio di ben cinque giorni da lunedì 11 aprile a venerdì 15 aprile presso il Provveditorato di Milano, con lo svolgimento di assemblee tematiche su diversi temi che riguardavano la scuola pubblica.

giovedì 28 aprile 2011

Concerto in difesa della Costituzione

Segnaliamo molto volentieri il seguente evento:

Nel 150° anniversario dell’unità d’Italia, per riaffermare i valori della Resistenza, il Crusm propone:
LE RADICI DELLA COSTITUZIONE
un omaggio ai caduti per la libertà, un concerto in difesa della Costituzione

Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana
con Elisabetta Vergani e Sergio Leone

Requiem di Jonathan Willcocks
Dalle tenebre alla luce, un Requiem di speranza
baritono Luciano Miotto
coro, ottoni, percussioni e organo del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza
direttore Giorgio Ubaldi

Giovedì 05 maggio 2011 ore 21.00-Aula Magna
Università Statale - Via Festa del Perdono, 7 - Milano

INGRESSO LIBERO

From Darkness to Light, a Requiem for Hope è il requiem scelto per la sua originalità. Il compositore combina il tradizionale testo latino del requiem con le poesie di Ryland Andrew Baldwin, un ex soldato americano che riflette sugli orrori della guerra basandosi sulla sua esperienza diretta. E' un requiem che ripudia la guerra, e sebbene sia una musica poco conosciuta, è senza dubbio di grande impatto emotivo e pienamente apprezzabile da tutti.
Jonathan Willcocks è uno dei più importanti compositori inglesi contemporanei. Nasce nel 1953 a Worcester e attualmente è direttore d'orchestra e direttore musicale di prestigiose istituzioni quali Portsmouth Choral Union, Chichester Singers e Southern Pro Musica. E' anche direttore artistico del Leipzig International Choral Festival. Le sue composizioni corali e le sue musiche sono pubblicate ed eseguite in tutto il mondo.
Giorgio Ubaldi, direttore di coro attivo da più di 20 anni, dirige diversi cori milanesi, Coro dei Civici corsi di jazz, Clam Chowder, Choralia e Trillino Selvaggio.
In questo concerto dirigerà il coro del Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza formato da circa 100 giovani coristi e da 12 strumentisti.

In collaborazione con: A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
Sezioni Mario Greppi e Eugenio Curiel di Milano

Iniziativa promossa con il contributo dell’Università degli Studi di Milano

lunedì 25 aprile 2011

La Statale in corteo

Viva il 25 aprile!

Corteo per la Festa della Liberazione
Milano - Porta Venezia
Concentramento alle ore 14.30 al Planetario
Striscione unitario della Statale:
PARTIGIANI IN OGNI FACOLTA'
 
 

venerdì 22 aprile 2011

Pagamento seconda rata

>La scadenza per il pagamento della seconda rata è il 10 maggio 2011.     

Il bollettino di versamento della seconda rata è scaricabile via web al link http://www.unimi.it/studenti/776.htm.

Dopo aver effettuato il login, per scaricare il PDF del bollettino MAV è necessario cliccare  su "ingresso studente", sul numero della propria matricola e infine sul "codice MAV".>

mercoledì 20 aprile 2011

Lezioni d'Artista - Manuel Ferreira in "Canto per la città"

IL GIRO DELLA CITTA’ 2011incontro sullo spettacoloCanto per la Città
Voglio cantare a tutte quelle persone che amano Milano andando contromano in bicicletta, cambiando le regole, che amano Milano come una madre ama il figlio più difficile, come un amante ama la compagna piena di difetti.martedì 3 maggio – ore 17.30LEZIONI D’ARTISTA – UNIVERSITA’ STATALEFacoltà di Lettere e FilosofiaAula 201 - Via Festa del Perdono, 7 – 20122 MilanoIngresso liberoUna Lezione d’Artista per parlare della città di Milano in un modo nuovo, lontano dai pregiudizi, guardandola veramente, incontrando i protagonisti nascosti che la rendono così viva. In scena Manuel Ferreira, attore della Compagnia Alma Rosé, che racconta alcune storie tratte dal “Canto per la Città”. Sono storie di visionari che inventano nuove risposte, di ostinati che vogliono creare qui il proprio habitat e non andarsene, di cittadini responsabili che si preoccupano di gettare semi e aprire piste per chi verrà dopo.

lunedì 18 aprile 2011

Acqua Pubblica, che ne sarà? Dibattito in Statale

Aiutaci a diffondere l'evento su facebook

domenica 17 aprile 2011

Seconda esposizione de "La camera chiara"

In occasione dell'iniziativa InfraChiostri organizzata dal gruppo di studenti Sinapsi, la mostra di fotografia degli studenti della Statale allestita da Sinistra Universitaria è nuovamente in esposizione sino al 27 aprile nel chiostro di Storia in via Festa del Perdono.

Visita il sito de La Camera Chiara

venerdì 15 aprile 2011

Elezioni al Politecnico: vittoria!

Risultati elezioni studenteche del Politecnico di Milano:

Terna Sinistrorsa 39,7% 2607 voti
Lista Aperta 28,6% 1870 voti
Svolta Studenti 21% 1385 voti
GenerazioneFuturo 6,2% 411 voti
AzioneUniversitaria 4,7% 308 voti

I nostri compagni della Terna hanno STRAVINTO!!
Rispetto tre anni fa +40% di voti assoluti per la Terna, +4% percentuale Terna su votanti, +5% affluenza complessiva d'Ateneo!!

giovedì 14 aprile 2011

Senato Accademico del 12-04-2011


Il Senato si è svolto martedì 12 aprile dalle 15.00 alle 17.00; abbiamo approvato il verbale della seduta precedente e dato inizio ai lavori. Il Rettore ci ha informato di come il Ministero stia procedendo nell’emanare i decreti attuativi della Riforma; il tutto comunque deve passare attraverso gli organi di controllo, come il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti. L'ANVUR è convocato per il 20 aprile.

All'ordine del giorno del Senato c'era la votazione sui corsi di laurea a numero chiuso. Scienze motorie aumenta i posti, a SPO Comunicazione e società e Comunicazione e impresa mantengono i posti dell'anno scorso, Medicina mantiene i numeri dell'anno scorso, e in molti corsi di laurea i numeri chiusi sono tendenzialmente superiori alla effettiva domanda che si ha avuto nel precedente anno accademico, per cui tali numeri chiusi sono, di fatto, delle indicazioni prudenziali. Quest'anno verrà inserito il numero chiuso anche a Scienze biologiche, dove si è registrato un numero altissimo di matricole che fanno solo un anno e poi si ritirano (per ritentare un test d'ingresso da un'altra parte): un abbandono fortissimo da cui discende la necessità di fissare a 400 matricole il tetto massimo di nuovi iscritti, considerati anche i posti ridotti nei laboratori. Poiché questa decisione potrebbe provocare che il travaso a Scienze biologiche si sposti in corsi affini,  si metterà il numero chiuso anche negli altri corsi ma con un numero di posti pari a quelli delle richieste di quest'anno. Approvato all'unanimità. Ho votato, come gli altri eletti di SU, a favore pur essendo personalmente contrario a corsi a numero chiuso, perché mi sembra che l'università abbia gestito il problema con buon senso. Credo che la soluzione non possa essere trovata all'interno di un Ateneo ma a livello nazionale, e che il vuoto normativo di fatto obblighi le università a scelte di questo tipo. In ogni caso, un voto contrario non avrebbe cambiato la situazione e se anche tutto il Senato avesse respinto il numero chiuso, avremmo creato probabilmente un problema più che dato un segnale.

Si è discusso poi dell'afferenza ai dipartimenti, ossia del problema dello spostamento di professori che anticipano l'accorpamento di dipartimenti, cioè che i Direttori di dipartimento in alcuni casi svolgono una sorta di reclutamento anticipato. E' stato sollecitato un provvedimento, analogo a quello adottato in Bicocca, dove sono stati bloccati tutti i trasferimenti. Un’altra proposta proponeva di fare una moratoria, annunciare le regole in modo chiaro e riconoscibile. In particolare, la cosa è stata segnalata da Scienze politiche e Medicina. E' stato obiettato, nella discussione, che comunque è un fenomeno individuale in linea con lo spirito della riforma, marginale, di scelte individuali che non si possono impedire. Bisognerebbe bloccare la revisione del regolamento e riaprire la discussione. Il Rettore non si è detto disposto a bloccare le afferenze, è un diritto individuale di passaggio.

Poi il Senato è passato all'Approvazione del regolamento per il reclutamento dei ricercatori a tempo indeterminato. Ampio è stato il dibattito sulla possibilità o meno di mettere un limite temporale sul tempo trascorso dal dottorato, per favorire l'assunzione di ricercatori più giovani: si metteva come condizione che dal dottorato non fossero trascorsi più di un tot d'anni. E' stato segnalato che tale norma sarebbe stata in conflitto con sentenze UE e simili. Se è comprensibile adottare  norme che promuovano il ringiovanimento del corpo docente, ha destato forte perplessità una tale norma che poteva pure finire per ostacolare un rientro di cervelli che lavorano all'estero e si è dottorato da più tempo; l'Università è una realtà pubblica, e il dottorato è un titolo pubblico che vale per tutta la vita, per cui conferisce il diritto di partecipare a tutti i concorsi, che non sono un incarico di un privato imprenditore. Mettere un limite costituirebbe potenzialmente una forma di discriminazione sull'età. Il voto non è stato unanime, ma è stata cassata a maggioranza la limitazione degli anni grazie anche al nostro voto.

mercoledì 13 aprile 2011

Petizione per l'apertura dei Chiostri concessi esclusivamente alla mostra Fuorisalone

Al magnifico rettore dell'Università degli Studi di Milano Enrico Decleva

In qualità di rappresentanti degli studenti intendiamo sottoporre alla Sua attenzione alcune considerazioni relative all’esposizione allestita da Interni nella sede dell’università di via Festa del Perdono.

Non siamo acriticamente contrari all'impiego degli spazi universitari per questo genere di eventi, per cui ci asterremo da una sterile condanna preventiva. Preferiamo invece segnalare singole situazioni e specifici atteggiamenti che potrebbero e dovrebbero esser evitati durante il periodo dell'esposizione, per il rispetto che deve essere dato agli spazi universitari e agli studenti, che di questi spazi sono sempre e comunque i principali utenti.

Riteniamo che Interni dovrebbe accedere alla Ca' Granda con l'atteggiamento rispettoso di un ospite, sì che un evento espositivo di tale portata, che coinvolge tutta la realtà territoriale milanese, non si qualifichi per la sua invasività, ma diventi un’occasione per la crescita culturale del nostro Ateneo. E i disagi derivanti dall’occupazione degli spazi universitari non dovrebbero interferire eccessivamente con il normale svolgimento della vita universitaria.

I perimetri degli spazi universitari sono saturi dalla presenza eccessivamente voluminosa delle strutture esposte. Nell'atrio prospiciente l'Aula Magna ad esempio, luogo di transito principale per accedere alle aule del polo didattico, quest'anno, come l’anno scorso, l'installazione di Interni è ingombrante al punto di ostacolare il transito degli studenti, creando problemi di mobilità anche ai portatori di handicap.

E la messa a disposizione di Interni dei chiostri Farmacia e Bagni rappresenta per noi un’occasione per ribadire ancora una volta la necessità di spazi di socialità che gli studenti possano utilizzare per vivere a pieno, attivamente, la vita universitaria per tutto l’anno, e non esclusivamente durante il periodo l’esposizione. È inaccettabile che agli studenti venga impedito di usufruire di spazi così importanti all’interno dell’Ateneo, e che tali spazi vengano invece concessi a realtà esterne all’Università. In particolare, per quanto riguarda l’utilizzo dei chiostri, se si vogliono limitare i danni conseguenti al loro sfruttamento quotidiano da parte di centinaia di studenti, circoscrivere le aree accessibili a due soli chiostri - che ricordiamo essere stati chiusi durante le ristrutturazioni ben oltre il periodo necessario -  non fa che peggiorarne il grado di usura. Un Ateneo così rilevante come l’Università degli Studi di Milano dovrebbe a nostro avviso essere in grado di ricoprire un ruolo di primo piano nello sviluppo della realtà cittadina, e non limitarsi a fornire una cornice architettonica ad eventi privati. Interni rappresenta certamente una voce di bilancio non trascurabile per l’Ateneo, ma il corpo studentesco, con le tasse universitarie, è certamente più rilevante.

Con la presente chiediamo pertanto la riapertura di quegli spazi attualmente concessi esclusivamente alle esigenze di Interni, e che in futuro, qualora l’Università ospitasse nuovamente manifestazioni simili, queste avvengano col giusto riguardo dovuto all’ambiente universitario e ai suoi utenti.

I Rappresentanti degli Studenti di Sinistra Universitaria

martedì 12 aprile 2011

Comunicato congiunto Sinistra Universitaria - Demos S.C.

La mattina di lunedì 11 aprile abbiamo trovato delle svastiche tracciate sulle bacheche di Sinistra Universitaria e di Demos Studenti Comunisti nel polo di Via Festa del Perdono. Su un'altra bacheca è stata rinveuta la rivendicazione da parte del movimento neofascista Blocco Studentesco. Esprimiamo indignazione e disgusto per questo gesto intimidatorio. Quel simbolo, emblema di un'ideologia distruttiva, odiosa e carica di colpe storiche gravissime, segnala la presenza all'interno della nostra Università di movimenti incivili e striscianti, che operano al limite della legalità e gettano un'ombra preoccupante sull'intera vita universitaria del nostro ateneo. Sinistra Universitaria e Demos Studenti Comunisti continueranno a battersi per portare avanti un'idea di università pubblica, libera, laica e antifascista a cominciare dal lavoro comune per preparare un 25 aprile in cui gli studenti del nostro Ateneo si mobilitino uniti per affermare ancora una volta l'antifascismo come fondamento della nostra Repubblica

Sinistra Universitaria - Demos Studenti Comunisti

lunedì 11 aprile 2011

Una svastica sulla nostra bacheca, una ferita per l'Università

Questa mattina, lunedì 11 aprile, abbiamo trovato una svastica tracciata sulla bacheca di Sinistra Universitaria per le comunicazioni ufficiali agli studenti nel polo di Via Festa del Perdono. La nostra lista continuerà a battersi per portare avanti un'idea di università pubblica, laica e democratica, senza lasciarsi minimamente intimidire.
I rappresenanti degli Studenti di Sinistra Universitaria

domenica 10 aprile 2011

Lombardia, terra di 'ndrangheta

Se fossimo in un Paese dove le cose vengono raccontate per quelle che sono, dire che al Nord le mafie esistono sarebbe una banalità. Eppure ancora oggi non tutti sembrano essere d'accordo, mentre qui in Lombardia pascolano quasi indisturbati omuncoli che ci ostiniamo a chiamare "uomini d'onore". Dagli anni '50-'60 fino ad oggi hanno fatto molta strada, passando dai sequestri di persona al traffico di droga, arrivando ad assumere ruoli  nell’imprenditoria nei settori dell'edilizia e del movimento terra: tanti affari e pochi ostacoli lungo il cammino.

"Milano è la vera capitale della 'ndrangheta",disse un po' di anni fa il magistrato Vincenzo Macrì. E se qualcuno dà la colpa ai "terroni" venuti dal Sud, è forse venuta l'ora di raccontare di una imprenditoria autoctona e “lombardissima” che scende a patti con le cosche per paura o, meglio, per puro interesse economico. Bisognerebbe anche raccontare della permeabilità della politica all'ombra del “milanesissimo” Pirellone, una politica che sembra troppo spesso inadeguata nello schierarsi decisamente contro le mafie, optando per la minimizzazione del problema.

E’ arrivato il momento per parlare di una criminalità organizzata che allunga i tentacoli sugli appalti Expo, o di una Sanità lombarda nelle mani poco raccomandabili di “amici” dei boss, o ancora di cene elettorali quantomeno inopportune. Infine dovremmo accorgerci che "la montagna di merda" è davvero a 100 passi da casa nostra e la geografia delle inchieste giudiziarie ridisegna le nostre città: Buccinasco, Bollate, Desio, Busto Arsizio, Pavia, Legnano, Cesano Boscone...

Questo è il momento di scegliere da che parte stare, senza tentennamenti. Dalla parte di chi rispetta le regole o dalla parte di chi le regole le distrugge. Scegliere la legalità costituzionale per scoprire la bellezza delle responsabilità, della solidarietà e dell'impegno civile, contro un'insopportabile indifferenza che dovremmo iniziare a chiamare con il giusto nome: collusione culturale.

Agostino Cullati - SU

lunedì 4 aprile 2011

CDA

La discussione si è incentrata sull'argomento "scrittura dello Statuto" in seguito all'acceso dibattito scaturito dalla freschissima bocciatura del Senato Accademico della proposta del Rettore di incominciare da subito ad applicare alcune norme statutarie appena formulate, con particolare riferimento a quelle riguardanti la riorganizzazione delle strutture dipartimentali.
La strategia in corso è di passare mano a mano che vengono prodotte le varie componenti del nuovo Statuto al vaglio del Senato e del Consiglio in modo tale da facilitarne l'approvazione finale.
Però qualcosa dev'essersi inceppato in questo sistema che non considera affatto la partecipazione degli organi di governo dell'Ateneo al processo decisionale che si vuole svelto e privo di critiche.
Con la solita nonchalance il Rettore ha riproposto il testo presentato al Senato Accademico con qualche emendamento, e dopo aver ascoltato le varie lamentele lo ha messo ai voti. Astenuti io, Simonetta (ricercatore) e Russo, non partecipante Federico, contrari i tre rappresentanti del personale e favorevoli gli altri; per cui come sempre il CDA ha concesso bovinamente il suo assenso.
Riporto il mio intervento:
"Rispetto al tema in discussione auspico una collaborazione tra gli organi accademici che passi dall'informazione delle componenti universitarie attraverso ad esempio una comunicazione in cui spiegare in dettaglio le azioni di riorganizzazione dipartimentale da intraprendere nel prossimo futuro.
Nei confronti degli articoli del titolo IV che ci sono sottoposti esprimo il mio apprezzamento in relazione alla presenza dei rappresentanti degli studenti negli organi dipartimentali e sottolineo la necessità di esplicitare questa presenza ove implicita."
Con l'ultimo periodo mi riferisco alla poca chiarezza con cui nel nuovo Statuto si sottintende l'esistenza di un ruolo degli studenti all'interno della Consulta dipartimetale, organo decisivo per quanto riguarda i temi amministrativi e gestionali nell'ambito del nuovo ordinamento dovuto alla Riforma.

Il 6 Aprile

UniSì - Università a Sinistra: la rappresentanza degli Studenti dell'Università Statale di Milano

UniSì - Università a Sinistra a è una lista di rappresentanza composta da studenti che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per migliorare l’università. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare gli studenti negli organi dell’Ateneo, dando voce ai reclami e facendone valere i diritti, avvicinando così chi decide e insegna a chi studia in Statale. Vogliamo un Ateneo pensato principalmente per gli studenti. Pensiamo che l’università debba essere accessibile a tutti e avere come unico strumento di selezione la valutazione di meriti acquisiti all'interno del più ampio percorso formativo offerto dall'università.