giovedì 1 aprile 2010

Resoconto CPO

Ciao ragazzi,

vi aggiorno su quanto deliberato nella seduta di ieri del CPO.

Abbiamo scritto, ed entro breve invieremo, un ' e mail agli studenti, ai docenti e al personale tecnico amministrativo ribadendo il nostro compito di rimuovere le discriminazioni e garantire le pari opportunità. Abbiamo inoltre ricordato agli studenti che qualora siano loro i protagonisti di atti come quello subito da Giacomo incombono in sanzioni disciplinari.(Art. 52 *)

Ho sollecito affinché nei confronti della CUSL fossero presi provvedimenti, gli altri membri del CPO sostengono che si possano prendere provvedimenti solo nei confronti di singole persone, quindi qualora identifichiate i ragazzi che vi arrecano offese comunicatecelo.

Abbiamo stabilito di redigere un codice di condotta per le persone esterne che instaurano rapporti lavorativi con l'Università. Una sorta di "dichiarazione di intendi non discriminatori".

Ho chiesto, come suggeritomi da GayStatale, che venisse contemplata l'eventualità di introdurre anche le sanzioni "educative". E' stata ben accolta ma non siamo arrivati ad una posizione comune sul "come" ottenere questa sanzione.

Ho riportato la richiesta di Save di introdurre anche nel nostro Regolamento d'Ateneo piuttosto che nelle brochure info matricole che la nostra Università garantisce la libertà d espressione, combatte le discriminazioni etc.. in breve che è gay-friendly ed è stata accolta abbastanza bene.

Inoltre, a breve avremo un nuovo sito con una sorta di sportello d'ascolto on line per raccogliere disagi, segnalazioni e rendere quindi l'iter di denuncia più rapido e veloce.

Sappiate inoltre che è stata inviata una lettere alla ditta di manutenzione chiedendo l'allontanamento dell'operaio identificato.

Questo è quanto stabilito nel CPO di ieri. E' durato 3 ore e mezza quindi in realtà abbiamo parlato a lungo ma ho cercato di dirvi i punti più importanti.

Fatemi sapere se avete bisogno di ulteriori chiarimenti.

Un caro saluto,

Angelica Vasile

*Art. 52 - Infrazioni e sanzioni disciplinari (Reg. generale di Ateneo)

  1. Gli studenti iscritti ai Corsi di studio attivati presso l'Università sono tenuti a uniformarsi alle norme di legge, statutarie e regolamentari e ai principi di corretto comportamento all'interno degli spazi universitari e nei rapporti con i docenti e tra loro specificati dall'articolo 8 dello Statuto.
  2. Infrazioni e comportamenti in grave contrasto con le disposizioni di cui sopra danno luogo a sanzioni disciplinari, graduate in relazione alla gravità dei fatti accertati, e così determinate:
    1. ammonizione scritta da parte dell'autorità accademica competente (Preside di Facoltà o Rettore);
    2. sospensione temporanea, di durata fino a sei mesi, dall'accesso a biblioteche, sale di studio o altri spazi di servizio dove si sia verificata l'infrazione, comminata dal Rettore;
    3. sospensione temporanea dalla fruizione dell'attività didattica, di durata fino a sei mesi, estensibile ad un anno per i fatti che rivestano una particolare gravità, con conseguente perdita della frequenza ai corsi, ove richiesta, e esclusione dalle sessioni d'esame, comminata dal Rettore.
  3. Fatti e comportamenti che vengano ritenuti irregolari e tali da dar luogo alle sanzioni di cui al presente articolo vanno segnalati per iscritto dai singoli docenti, dai responsabili dei Corsi di studio, dai responsabili delle strutture amministrative e di servizio interessate o da chi, nell'ambito universitario, ne abbia comunque motivo, al Preside della Facoltà di appartenenza dello studente o direttamente al Rettore.

  1. Per i casi segnalati al Preside, spetta a quest'ultimo verificare, entro 30 giorni, la fondatezza della segnalazione, sentito lo studente o gli studenti ai quali sono riferiti i fatti e i comportamenti oggetto della medesima.

  1. Nel caso in cui il Preside riscontri gli estremi per l'ammonizione di cui alla lettera a) del punto precedente, procede direttamente, segnalando il provvedimento adottato al Rettore.

  1. Nel caso in cui ritenga che i fatti riscontrati richiedano una sanzione più grave, il Preside trasmette i relativi atti al Rettore perché ne investa il Senato accademico con la procedura di cui al successivo comma sette.

  1. Nel caso in cui la segnalazione, in relazione alla gravità dei fatti, venga indirizzata direttamente al Rettore, spetta a quest'ultimo verificare, entro 30 giorni, la fondatezza della segnalazione, sentito lo studente o gli studenti ai quali sono riferiti i fatti e i comportamenti oggetto della medesima.

  1. Nel caso in cui il Rettore riscontri gli estremi per l'ammonizione di cui alla lettera a) del punto precedente, provvede direttamente.

  1. Nel caso in cui ritenga che gli atti riscontrati richiedano una sanzione più grave, il Rettore, fatta salva l'eventualità di segnalarli all'autorità giudiziaria ove sembrino rivestire rilievo penale, può sospendere cautelativamente lo studente, trasmettendo comunque la documentazione relativa agli atti che lo riguardano al Senato accademico che attiverà per il relativo esame una apposita Commissione interna, costituita in relazione ai singoli casi. La Commissione opera sotto il vincolo della riservatezza e riferisce l'esito delle sue valutazioni al Senato accademico, proponendo, in relazione alla gravità dei fatti riscontrati, l'eventuale sanzione.
  2. Lo studente deve essere tempestivamente informato della apertura del procedimento disciplinare a suo carico e ha diritto a presentare le proprie difese per iscritto e ad essere comunque ascoltato dall'autorità o dall'organo accademico titolare della procedura, adducendo ogni elemento utile a chiarire la propria posizione.

  1. Le sanzioni disciplinari comminate ai sensi del presente articolo sono registrate nella carriera scolastica dello studente e riportate nei fogli di congedo, nei casi di trasferimento ad altra sede universitaria.

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UniSì - Università a Sinistra a è una lista di rappresentanza composta da studenti che hanno deciso di impegnarsi in prima persona per migliorare l’università. Il nostro obiettivo è quello di rappresentare gli studenti negli organi dell’Ateneo, dando voce ai reclami e facendone valere i diritti, avvicinando così chi decide e insegna a chi studia in Statale. Vogliamo un Ateneo pensato principalmente per gli studenti. Pensiamo che l’università debba essere accessibile a tutti e avere come unico strumento di selezione la valutazione di meriti acquisiti all'interno del più ampio percorso formativo offerto dall'università.