mercoledì 19 gennaio 2011

Senato Accademico 18/01/2011

Il primo punto all'ODG erano le comunicazioni del rettore. Potrebbe essere necessario, con la riforma, rivedere ancora gli ordinamenti didattici, ma si spera di no (sarebbe la 3°volta nel giro di pochi anni!).
Il decreto 1000 proroghe dal quale si sperava di ricavare qualche finanziamento per ora non ne prevede ma il Ministero ci sta lavorando; in ogni caso, con i nuovi tagli sarà necessaria una revisione dei vari capitoli di spesa; con i fondi attuali, bisognerà rivedere i posti totali per gli idonei, ma tutte queste cose sono da valutare con un po' di tempo.
Sempre la riforma prevede nuovi regolamenti per l'abilitazione all'insegnamento, che sono previsti per fine 2011/2012, ed infine a breve si decideranno a livello nazionale i nomi per l'ANVUR (l'agenzia di valutazione della ricerca). Dopodiché, siamo entrati nel vivo della discussione, perché al secondo punto dell'ODG bisogna decidere l'istituzione e i criteri di elezione di una COMMISSIONE PER LA RISCRITTURA DELLO STATUTO. Lo statuto è il regolamento dell'uni, che deve essere a norma di riforma. Avremo DUE STUDENTI ELETTI dalla Conferenza degli Studenti. La commissione è formata da 15 persone, 2 studenti, il rettore e gli altri 13. Su questi grande dibattito! 6 nomi saranno eletti dal Senato, 6 dal CdA. Però il rettore ha inserito una tutela ai ricercatori e agli associati, garantendo che anche queste categorie avessero un rappresenante a testa. Finimondo! Abbiamo discusso un'ora e mezza sulla proposta dei ricercatori, che ci hanno chiesto di sostenere e che abbiamo sostenuto, di alzare questa soglia per portarla almeno a due e due. Il Rettore non voleva perché diceva che gli ordinari devono essere maggioranza come lo sono in tutti gli altri organismi. I ricercatori e gli associati al di là della tutela di categoria volevano che venisse valorizzata la parte più giovane dell'università che sarà quella che con lo statuto dovrà conviverci. I vari presidi e ordinari facevano discorsi di due tipi: uno non riconocersi nella categoria ma nella facoltà; altri ribadendo che non bisogna votare la categoria ma la persona, al di là che fosse ordinario associato ricercatore.
I ricercatori erano scettici sul fatto che gli ordinari votassero altro rispetto alla propria categoria, in ogni caso dopo un'ora e mezza di dibattito, si va al voto e.... passa con 23 voti a favore e 7 astensioni! i ricercatori più combattivi l'hanno votata. Io ho proposto di astenerci perché, pur non essendo favorevoli, poiché gli stessi ricercatori alla fine l'hanno stranamente votata, mi sembrava più coerente da parte nostra, abbandonati gli intenti bellicosi, segnalare comunque nostro disagio.
Gli altri punti sono filati via lisci, con un po' battute e polemiche sul regolamento antimobbing dell'Ateneo, nuovo di zecca, che tra il mobbing riteneva inserire anche le molestie sessuali ma si è giustamente rilevato che queste sono un altro tipo di reato...
Pietro Virtuani

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